Classificazione dei Dinosauri

Classificare le varie forme di vita è cosa tutt’altro che semplice, perché talvolta le differenze morfologiche e genetiche tra gli esseri viventi sono sottili e perché la sistematica, la disciplina che si occupa di creare dei gruppi in base a schemi preordinati, è in continua evoluzione.
Anche la classificazione dei dinosauri risulta quindi impresa difficile, resa ancor più ardua dal fatto che si tratta di animali estinti, dei quali si possono studiare solo reperti vecchi di molte decine di milioni di anni. Solo per disegnare il cladogramma del Tyrannosaurus riportato qui sotto, per esempio, ci si perde in una lunga serie di ordini e sottordini, famiglie e sottofamiglie in grado di confondere le idee anche ai più esperti.

Classificazione del Tyrannosaurus Rex

Che fare, dunque? A chi non vuole imparare a memoria una serie interminabile di passaggi (che, tra l’altro, tra una decina d’anni potrebbero essere completamente stravolti) non rimane che fermarsi ad un livello di raggruppamento più generico, senza addentrarsi nel “sottobosco” del cladogramma. Ciò può comunque bastare ad inquadrare con una certa precisione la posizione dei Dinosauri in Natura.
Diciamo subito che i Dinosauri appartengono al dominio degli Eukaryota, ovvero organismi mono o pluricellulari costituiti da cellule dotate di nucleo. Il regno di pertinenza è, ovviamente, quello animale. Scendendo nel cladogramma si giunge al phylum, ovvero al gruppo di organismi con un piano strutturale comune, anche se magari morfologicamente molto diversi; quello dei Dinosauri è il phylum dei Cordati, animali che mostrano, almeno in una fase del loro sviluppo, una corda dorsale.
Fino a qui la classificazione di un dinosauro coincide con quella di un uomo; se ne allontana quando scendiamo a livello di classe, perché noi siamo mammiferi mentre i dominatori del Mosozoico erano rettili.
Addentrandoci ancora nel cladogramma si giunge alla sottoclasse degli arcosauri, cui appartengono anche uccelli e coccodrilli.
Finalmente giungiamo a definire i Dinosauri: per la sistematica essi rappresentano un superordine.
Scendendo di un altro gradino le cose appaiono ancora sufficientemente chiare, in quanto si distinguono due ordini di Dinosauri in base alla forma del loro bacino: quelli con il bacino di lucertola (saurischi) e quelli con il bacino d’uccello (ornitischi).
Un altro sforzo, l’ultimo prima che il cladogramma si apra in un ventaglio troppo complesso, per definire due infraordini tra i saurischi (i teropodi, i grandi dinosauri predatori come l’Allosaurus ed il Tyrannosaurus e i sauropodi, a cui appartengono giganti quali il Brachiosaurus ed il Seismosaurus) e tre, tutti erbivori, tra gli gli ornitischi (i Marginocephalia, tra cui troviamo gli Psittacosauri a becco d’uccello, gli Ornithopoda con Adrosaurus ed Iguanodon ed i Thyreophora con i dinosauri corazzati).
A questo punto è meglio fermarsi, perché l’albero si suddivide in troppi rami. Chi volesse vedere il cladogramma completo del superordine Dinosauria (e rischiare un mal di testa…) può partire da qui.

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