Fittanze: si poteva fare di più!?
Primo appuntamento del 2007 per il Trofeo Bonatti e prime sorprese, prima fra tutte quelle di un D.S. che, questa volta, si è dimostrato fin troppo esigente. Non è bastata, infatti, la sorprendente prestazione di Paolo, non molto distante dal record di Damiano Cunego, non è bastato l’ottimo tempo di Peter, anche lui sotto l’ora, né l’impegno del sottoscritto, di Nicola, di Giovanni, di Marco, di Christian e Rudi… no, il D.S. Carlo, dopo aver visionato il reportage fotografico della giornata, ha sentenziato che si poteva fare di più: incredibile ma vero! Forse lo stiamo viziando un po’ troppo!
A prima vista, comunque, non gli si può dare tutti i torti. Nonostante le pendenze fino al 20% e i 1260 metri di dislivello da percorrere in 14 impegnativi chilometri di salita, molti di noi appaiono durante l’ascesa con un sorriso rilassato, quasi fossero in posa. Giusto così, comunque: al Trofeo Bonatti deve vincere il divertimento ed il gusto di pedalare insieme!
La cronaca della giornata inizia con il ritrovo e l’abbondante (anche troppo!) colazione al solito Agritur Erta, che sta diventando il luogo preferito per i matti del trofeo, non solo per la sua vicinanza all’attacco della salita, ma anche e soprattutto per l’ottima qualità di gnocchetti, bucatini, sughi e dolci vari che rischiano ogni volta di mettere a tappeto anche le nostre migliori forchette.
Dopo aver subito il primo “attacco” dei simpatici gestori dell’agritur, con marmellate, brioches e fette di burro da duecento calorie l’una, eccoci intenti ai preparativi sotto l’occhio esperto del nostro D.S. Non manca, come al solito, un po’ di sarcasmo per la bicicletta di Christian, il solito residuato bellico recuperato alla meglio dalla cantina del fratello, con un telaio ridicolmente piccolo per lui. Considerato anche il fatto che non potrà disporre né di puntapiedi né tantomeno di attacchi ai pedali, nessuno sarebbe disposto a scommettere un solo euro sulle sue possibilità di terminare la salita…
Dopo le graditissime telefonate di saluto di Claudio e Gianni, che dimostrano l’attaccamento al gruppo e che vedremo sicuramente nelle prossime prove, anche quest’anno siamo al “pronti, via”! Alcuni di noi sono alla prima partecipazione, quindi non si può fare troppo i matti: prima della salita ci sono 10 km con incroci e semafori e non possiamo permetterci di scattare e perdere i pezzi per strada! Ma, chissà, nei prossimi anni qualcuno potrebbe anche provare la fuga da lontano! Usciti dal paese di Ala ecco il bivio per i Monti Lessini!
Partiamo un po’ sgranati, l’importante trovare il ritmo giusto perché le pendenze sono subito molto impegnative. Paolo, che ha iniziato l’ascesa per ultimo, al primo km ha già raggiunto la testa del gruppo all’inseguimento di Peter, che forse sta cullando la speranza di arrivare in cima, se non con il miglior tempo, almeno per primo. Non c’è nulla da fare, invece: anche se Marco tenta per qualche centinaia di metri di reggere il suo ritmo indiavolato, Paolo prende letteralmente il volo, riassorbirà Peter e non ce ne sarà più per nessuno.
Fa caldo, nonostante sia solamente il 20 aprile. Quindi l’entrata nel bosco è quasi gradita, ma lo sarebbe di più se la cosa non annunciasse l’inizio del tratto più duro! Un cartello stradale che indica un inquietante 20% di pendenza si trova infatti proprio dove l’ombra porta un po’ di frescura.
Rapportino e testa bassa, ognuno affronta il tratto come può.
Fortuna che gli ultimi 4 chilometri non sono più così duri! La strada sale più tranquilla, e c’è finalmente il tempo per guardarsi un po’ in giro. Il paesaggio è veramente suggestivo: siamo poco sopra i 1000 metri di quota, eppure sembra di essere in qualche sperduto pascolo d’alta montagna. E’ tutto un susseguirsi di verdissimi prati e pareti scoscese a picco sulla Valle dell’Adige.
Siamo agli arrivi! Paolo, con 54’15”, migliora di altri 3 minuti il tempo, già straordinario, dell’anno scorso! Meno di 8 minuti lo dividono da uno dei migliori scalatori professionisti al mondo! E’ un onore avere al trofeo un grimpeur del genere!
Grande anche Peter, che scende sotto l’ora con 58′. Marco è il primo degli umani con 1h05’30”, segue Nicola con 1h09′.
A sorpresa vediamo poi arrivare con il tempo di 1h12′ il mitico Giovanni, alla sua prima pedalata del 2007! I suoi allenamenti podistici gli sono sicuramente serviti, ma una cosa è correre, un’altra portare in salita (e che salita) una bicicletta!
Non passa molto prima che che Marco sbuchi dall’ultima curva e termini con il tempo di 1h19′. Scorrono diversi altri minuti, poi due sagome si profilano all’orizzonte: sono quelle di Rudi e Christian, che terminano sorridenti la loro prova dopo 1h29′. Dunque Christian ce l’ha fatta anche stavolta! La prossima con che cosa si presenterà? Gli manca solo la bici da donna, ormai!
Che giornata fantastica! Sole, brezzolina, cielo azzurrissimo, nessuno all’orizzonte. Sembra incredibile, ma dopo un po’ ci rendiamo conto di essere in mezzo alla strada a chiaccherare… e non è passata ancora una sola macchina!
Il cambio, un buon tè gentilmente offerto dal D.S. Carlo, la foto di gruppo, un saluto (con un po’ di invidia…) a Rudi che ha programmato una bella escursione sui Monti Lessini, poi la discesa a valle.
Non è scritto da nessuna parte, ma come al solito c’è da disputarsi il traguardo volante sulla breve rampetta prima dell’agritur, a parte Paolo e Peter che hanno anticipato gli altri per problemi di orario. Qualcuno, a dire la verità, nemmeno è al corrente del traguardo volante, ma forse lo intuisce quando, giunti agli ultimi chilometri, il ritmo aumenta improvvisamente. E’ Christian, il solito volpone, a conquistare il premio come tre anni prima. Dal prossimo anno non ci saranno più scuse: ormai è chiaro per tutti che, oltre all’arrivo al passo, c’è un secondo traguardo in questa prova!
Solita lauta mangiata e poi la premiazione. Questa volta Carlo a sorpresa non inventa astruse classifiche: vengono premiati i primi tre e il traguardo volante di Christian. In più c’è un riconoscimento speciale a Marco Antonini quale miglior forchetta della giornata! Questa proprio non se l’aspettava nessuno: ormai i partecipanti al trofeo sono sorvegliati anche durante il pranzo!
Nel bel giardino assolato dell’agritur è tempo dei bilanci più o meno di parte della giornata, di sfottò, di risate in compagnia, di consigli ed osservazioni del DS Carlo, tutto secondo il più genuino spirito del trofeo!
Quando ci si saluta, la voglia è quella di rivedersi al più presto…
A maggio sul Monte Bondone, allora!
Ho rischiato i crampi sul tratto più duro!
La seconda borraccia (piena) è senz’altro di troppo!!!
Eh già! Ricordatevi oltretutto che abbiamo il DS con borracce al seguito!