Io voglio semplicemente vivere
Nei giorni scorsi mi è capitata sott’occhio questa carta meteo elaborata da Meteociel, uno dei più importanti enti meteorologici europei. Riporta le temperature al suolo sul continente nordamericano a fine dicembre 2022, in occasione di una potente irruzione fredda proveniente dalle latitudini polari.
Ebbene, per me in questa carta appaiono la vita e la morte.
Si va dai -40, -50 gradi del Canada ai 23 della Florida. La morte e la vita, appunto.
Da tempo immemore vado ripetendo che, se potessi, non sceglierei il luogo in cui vivere in base al reddito pro capite, al tasso di occupazione, al costo della vita o alla nutrita serie di indici economici di cui si parla ossessivamente. Per certa gente tutto è funzionale ad un certo tipo di “benessere” fatto di denaro, consumi fuori misura e beni futili. In linea con i modelli consumistici che ci vengono propinati ovunque.
La prima cosa che io valuterei in un luogo in cui trasferirmi, invece, sarebbe IL CLIMA. Suona strano, forse ridicolo, non è vero? Eppure per me quelli lassù, che escono di casa e si trovano in una landa desolata a 40 gradi sotto lo zero non stanno vivendo. Vegetano, in attesa di tempi migliori. Perché a quelle temperature quando sei all’esterno non ti puoi permettere di commettere il più piccolo passo falso, pena il rischio di una fine spiacevole. Come è capitato effettivamente a tanti automobilisti, sorpresi nelle loro automobili dalla tempesta di neve.
E se il loro PIL è alle stelle, se i mutui hanno un tasso d’interesse vantaggioso e i bonus e i benefit cadono come pioggia, francamente a me interessa meno di zero.
Io penso piuttosto agli abitanti della Florida, che passeggiano e giocano sulla spiaggia, ridendo e godendo al tepore del sole. Vivendo, insomma.
Ecco, guardare quell’immagine mi fa pensare che io voglio semplicemente
VIVERE.