Su Titano!

Il mondo ha problemi enormi, guerra e fame incombono su miliardi di persone e l’ingiustizia sembra prevalere più spesso della giustizia. A volte però accadono cose che passano quasi inosservate e che invece meriterebbero il massimo risalto.
L’avvenimento a cui mi riferisco è la discesa su Titano, un satellite del pianeta Saturno, della sonda europea Cassini-Huygens avvenuta il 14 gennaio 2005.
Detta così sembra una delle tante notizie che sentiamo distrattamente (e subito dimentichiamo) nell’appendice dei telegiornali, troppo inclini (noi e loro) alle bassezze dei nostri politici o alle elucubrazioni sull’ennesimo scandalo all’italiana. È successo, inevitabilmente, anche a me. Preso da troppi impegni e perso in mille pensieri non mi sono reso conto della portata dell’evento, pur rappresentando l’astronomia uno dei miei interessi principali. La notizia mi è scivolata addosso, senza fare presa.
L’ho riletta pochi giorni fa, mentre ero a zonzo su Internet.
Chissà perché, ma questa volta si è accesa una lampadina. È stata una specie di rivelazione: siamo atterrati su Titano! Titano, un pianeta lontano più di un miliardo di chilometri! Siamo arrivati su di un mondo sconosciuto, abbiamo effettuato delle riprese, scattato foto, raccolto dati non in una remota landa del nostro pianeta ma su Titano, al cospetto di Saturno e dei suoi leggendari anelli! Una cosa fantasmagorica, ai limiti del fantascientifico! Siamo proprio noi che abbiamo compiuto un’impresa tanto meravigliosa, gli stessi che uccidono, distruggono e si macchiano di mille atrocità?
Sembrerebbe incredibile che siano stati spesi milioni di euro per una sonda che non restituirà altro che le immagini di un pianeta sperduto nel cosmo, senza che vi siano dietro sporchi interessi bellici, finanziari o di chissà quale tipo! E allora dovremmo sbandierare ai quattro venti notizie del genere! Dovremmo urlarle, perché mostrano la parte migliore di noi, quella disinteressata, disposta a qualunque sacrificio per conoscere e progredire e, perché no, per lavorare tutti insieme, senza distinzione di razza e nazionalità, per un progetto da cui solo i nostri discendenti potranno trarre, forse, qualche beneficio.
È fantastico ciò che è stato scoperto! Titano ha una meteorologia e una geologia simile alla Terra, solo che lassù a coprire il ruolo che sul nostro pianeta è dell’acqua è … un idrocarburo! Fiumi e laghi di metano, massi di metano ghiacciato, ma anche morfologie d’ogni tipo, colline, monti, alvei, tutto modellato dal metano che scorre e scava, ghiaccia e fonde, forma nubi e cade sotto forma di pioggia. Tutto ciò a una temperatura di circa 200 gradi sotto lo zero e in presenza di una attività vulcanica che non genera lava, come sulla Terra, ma ghiaccio d’acqua e ammoniaca.
“Siamo entusiasmati da questi risultati. Gli scienziati hanno lavorato senza sosta per l’intera settimana proprio perché i dati che hanno ricevuto da Titano sono stupefacenti. Ma è solo l’inizio: i dati resteranno in vita per molti anni a venire, impegnando al massimo gli scienziati” ha detto Jean-Pierre Lebreton, project scientist e mission manager ESA di Huygens.
Grazie a tutti voi, scienziati che lavorate nell’ombra, per ricordarci che l’Uomo sa fare anche questo!
Per approfondimenti e per visionare il filmato della discesa su Titano: https://saturn.jpl.nasa.gov/resources/627/

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